Il populismo è democratico | Machiavelli e gli appetiti delle élite

Machiavelli  ✆ David Levine

L’anti-populismo può facilmente diventare un’arma nella mani delle élite, un’arma che pone a rischio la stessa convivenza democratica. Questo ci può insegnare Machiavelli attraverso un dibattito anglosassone sui rapporti tra i Discorsi e il neo-repubblicanesimo contemporaneo

Lorenzo del Savio & Matteo Mameli  |  L’accusa di populismo ricorre spesso nel lessico pubblico italiano. Interi movimenti politici sono spesso ricondotti a questa categoria. È il caso per esempio del Movimento 5 Stelle e, per alcuni aspetti, del cosiddettoberlusconismo, oltre che di vari soggetti dediti alla contestazione politica, inclusi i vari Occupy e le loro declinazioni locali.[1] A detta di quelli che lo criticano, il populismo consiste nella semplificazione eccessiva di questioni pubbliche complicate, ridotte a caricature adatte a soddisfare gli appetiti dei più e a suscitare in essi irrazionali e controproducenti istinti contestatori. Tale semplificazione agitatoria danneggerebbe non solo il perseguimento del bene collettivo ma anche quello degli interessi di coloro che si fanno attrarre da tale semplificazione. È implicita in questa concezione del populismo un’immagine negativa delle moltitudini: il “popolo” è

Anton Chéjov un genio por contrato

Anton Chéjov ✆ Natalia Mijáilenko

Yan Shenkman  |  El mayor negocio de su vida fue el contrato leonino que cerró con el editor Adolf Marx. En virtud de aquel contrato, Marx obtenía los derechos de propiedad de todas las obras de Chéjov, incluso aquellas que aún no se habían escrito. El editor compró un escritor en bruto. El precio de aquel arreglo ascendía a 75.000 rublos. Una suma de dinero enorme para la época. Adolf Marx pagó este dinero de forma fraccionada, exigiendo cada vez nuevos manuscritos; y con él Chéjov se construyó una casa en Yalta. Pero lo cierto es que este contrato significó para Chéjov mucho más que la compra de una casa: ¡Fue lo que lo convirtió en dramaturgo!

Y sí, El jardín de los cerezos fue publicado también por Marx, pero es que las colecciones de teatro quedaban fuera de la potestad del editor. De hecho, no fue casualidad que más de la mitad de las obras teatrales de Chéjov, El jardín de los cerezos,  Las tres hermanas y otras diez composiciones cortas— se